C'è ancora un pezzo di vita da scrivere
Lettera aperta FCP in risposta alle parole del Consigliere Comunale Carmine Passalacqua

Ad Alessandria, durante l'ultima Commissione Affari Istituzionali, il Consigliere Comunale Carmine Passalacqua ha espresso una posizione da noi ritenuta inaccettabile nei confronti dell'Hospice il Gelso e, più in generale, irrispettosa nei confronti delle persone malate, delle famiglie e degli operatori sanitari che quotidianamente lavorano con le cure palliative.

L'audio dell'intervento è stato registrato e successivamente reso disponibile al pubblico da diverse testate giornalistiche locali.

Pubblichiamo dunque qui di seguito il testo della lettera aperta firmata dalla presidente di Federazione Cure Palliative, Stefania Bastianello e da tutto il Consiglio Direttivo.

Dott. Passalacqua,

Le Sue parole avviliscono, sfiduciano, imbarazzano.

E si tocca con mano il pregiudizio, e forse ancor peggio l’arroganza e l’ignoranza.

Le parole hanno una forma e una sostanza, e il binomio “Cure Palliative” ne racchiude profondamente entrambi gli aspetti, poiché rappresentano “la cura attiva globale di malati la cui patologia non risponde più a trattamenti volti alla guarigione o al controllo dell’evoluzione delle malattie. Il controllo del dolore, di altri sintomi e degli aspetti psicologici, sociali e spirituali è di fondamentale importanza. Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i malati e le loro famiglie”.

Quindi, Dott. Passalacqua, forse è bene che Lei sappia che ogni anno, in Italia, sono circa 400.000 le persone che hanno bisogno di cure palliative e a queste persone adulte si aggiungono 35.000 bambini.

E gli hospice sono luoghi di accoglienza, di relazione e di cura, di vita, e non come ha detto Lei, le anticamere dell’obitorio. Comprende di cosa stiamo parlando?

La Federazione Cure Palliative – FCP - che io rappresento, da 20 anni dà voce alle persone malate e alle loro famiglie, coinvolgendo la società civile nel percorso culturale e normativo che ha dato vita alle cure palliative in Italia; sì, perché, per Sua informazione, abbiamo due Leggi dello Stato sulle Cure Palliative: la Legge 38/2010 e la Legge 219/2017. Sono due leggi brevi nel testo ma di fortissimo contenuto. Ne consiglio vivamente la lettura.

E aggiungo che le Associazioni e gli Enti del Terzo Settore – 92 raggruppati in FCP - diffusi sul territorio nazionale, storicamente rendono sostenibili i servizi di Cure Palliative, ed è un affronto alle persone malate, alle famiglie e agli operatori sanitari sentir dire che “si fanno cene per un posto dove alla fine si muore…”.

Dott. Passalacqua, ciò che è tristissimo non è l’hospice, non sono le Cure Palliative, ma sono le Sue parole sbagliate, e, come diceva Cicerone “Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.”

La Presidente FCP, Stefania Bastianello,
e il Consiglio Direttivo di FCP