C'è ancora un pezzo di vita da scrivere
Il consenso informato nelle cure palliative domiciliari: nuova pubblicazione FCP

Il “Consenso Informato” è la manifestazione di volontà con cui un soggetto accetta o viceversa rifiuta di essere sottoposto ad un trattamento o, comunque, ad un atto medico a lui prospettato nel contesto di una relazione di cura.  L’informazione e il consenso sono quindi gli strumenti con i quali l'individuo partecipa consapevolmente alle decisioni riguardanti la sua salute.

Questo è il tema trattato dall'ultimo numero della collana Punto e Virgola di Federazione Cure Palliative. Sebbene la legge 219/2017 tuteli questo diritto, la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid-19 impone una riflessione sulla sua reale applicazione. Per introdurre quindi e spiegare l'importanza di questo documento riportiamo quindi le parole della Presidente di Federazione Cure Palliative, Stefania Bastianello, tratte dalla sua prefazione alla pubblicazione:

Scrivo questa breve premessa a fine maggio 2020.

Abbiamo tutti vissuto la terribile esperienza legata alla pandemia COVID-19, e dovremo convivere a lungo con una diversa modalità di affrontare il “quotidiano” e lo “straordinario”.

Il COVID ci ha insegnato molte cose. Una di queste, e penso sia una delle più importanti, è stata la difficoltà della comunicazione: tra sanitario e persona malata, tra persona malata e familiare, e tra familiare e sanitario.

La legge 219/2017, per tanti e diversi motivi, non ha trovato, dalla sua entrata in vigore a fine 2017 e anche in tempo di emergenza, gli spazi e i tempi di cui necessitava: per valorizzare le preferenze delle persone malate, per consentire l’espressione delle volontà volte a realizzare percorsi di scelta e autodeterminazione.

Questo documento prescinde dal COVID, ma non può prescindere, e anzi rafforza, un concetto fondamentale che FCP desidera evidenziare: la necessità di dare piena attuazione alla Legge 219/2017.

Legge che incardina, esplicita e declina la necessità di un Consenso Informato come base di una relazione di cura tra équipe sanitaria e persona malata: quel Consenso Informato che in Cure Palliative acquisisce ancor più valore, perché la persona coinvolta, oltre che malata, è inguaribile.

Buona lettura,

Stefania Bastianello
Presidente FCP