Insieme cancelliamo la sofferenza inutile

Questa parte della guida è dedicata ai diritti e alle possibilità di scelta che la persona malata o il suo caregiver possono esercitare a tutela del loro benessere e della loro sicurezza.

Disposizioni Anticipate Di Trattamento (DAT)

Le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), note anche come Testamento Biologico, sono uno strumento legale previsto dalla Legge n. 219/2017 che consente a ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere di dichiarare anticipatamente le proprie volontà riguardo ai trattamenti sanitari accertamenti sanitari o scelte terapeutiche, per il caso in cui, in futuro, non sia più in grado di esprimere il proprio consenso informato.

Le DAT possono essere redatte con atto pubblico, scrittura privata autenticata o consegnate all’ufficiale di stato civile del comune di residenza, e devono riflettere in modo dettagliato e personalizzato le volontà del disponente.

È possibile nominare un fiduciario, una persona di fiducia incaricata di rappresentare il dichiarante nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie. Le DAT sono modificabili in qualsiasi momento.
Il medico è tenuto a rispettare le volontà espresse nelle DAT, che sono vincolanti, a meno che non siano palesemente incongrue rispetto alla situazione clinica attuale o vi siano nuove terapie non prevedibili all’atto della sottoscrizione, in grado di migliorare le condizioni di vita del paziente.

Inoltre, il consenso informato, fondamentale nella relazione medico-paziente, è strettamente connesso alle DAT, poiché garantisce che ogni decisione sia il frutto di una scelta consapevole e informata.
Per i minori e le persone incapaci, il consenso è espresso dai genitori, dal tutore o dall’amministratore di sostegno, rispettando per quanto possibile la volontà della persona interessata.

Per saperne un po’ di più

Per maggiori informazioni rimandiamo alla pagina che Federazione Cure Palliative sta creando per dare maggiori informazioni sulle DAT

Pianificazione Condivisa Delle Cure (PCC)

E’ l’espressione di una volontà, maturata in condivisione con il medico, di un soggetto con una “patologia già in atto” o da una “patologia cronica invalidante” o caratterizzata da “Inarrestabile evoluzione con prognosi infausta”.

Inizia già al momento della diagnosi e segue con continuità tutto il percorso di malattia, tramite una progressiva valutazione dei bisogni emersi, e può essere rivista in qualsiasi momento, adattandola alle esigenze del malato. E’ il frutto di un continuo processo comunicativo tra medico e malato alla luce del rapporto di fiducia che li lega e che può coinvolgere anche i familiari dello stesso: riguarda l’evoluzione di una malattia già presente e le aspettative e i desideri del malato rispetto alla qualità di vita e alle possibilità di trattamento dei sintomi, inclusa la sedazione.

La PCC può essere espressa “in forma scritta” o tramite “video registrazione o dispositivi che consentono alle persone con disabilità di comunicare”. Tale pianificazione viene inserita nella cartella clinica e nel fascicolo elettronico.

Amministratore Di Sostegno (ADS)

Chi è

E’ una figura giuridicamente prevista dalla nostra legislazione, pensata per garantire l’aiuto necessario allo svolgimento delle funzioni della vita quotidiana per le persone colpite da inettitudine gestionale, prive in tutto o in parte di autonomia.

Può affiancarsi alla persona anche solo parzialmente o temporaneamente inferma al fine di soddisfare i suoi bisogni, senza sostituirsi a essa nelle decisioni ma rispettando e concretizzando le sue volontà.

In presenza di soggetti non autonomi per patologia mentale abituale grave e/o per totale compromissione delle facoltà cognitive e volitive e, entro i limiti indicati dal decreto, è l’Amministratore di sostegno a decidere da solo (rappresentanza incapacitante).

Come viene nominato

La richiesta deve venir depositata presso il Tribunale (ufficio del Giudice Tutelare) del luogo di residenza o domicilio del potenziale destinatario della misura.

Il Giudice nomina l’ADS entro 60 giorni dalla presentazione della domanda

In casi urgenti può essere nominato un ADS provvisorio, indicando gli atti che è autorizzato a compiere e contenersi nei limiti interpretativi e temporali fissati dal decreto.

Procura Notarile

E’ un atto con cui si conferisce la rappresentanza a un determinato soggetto che agirà (eventualmente) in nome e nell’ interesse del rappresentato.

La procura notarile generale autorizza un soggetto terzo a rappresentare tutti gli affari del rappresentato; quella speciale autorizza il rappresentante a compiere solo uno o più singolo atti specifici.

Può essere conferita a una o più persone, specificando se i procuratori devono operare congiuntamente o hanno la facoltà di agire disgiuntamente.

Essa è sempre revocabile dal malato. I limiti di questo strumento di protezione sono ovvi. Il rilascio di una procura è utile per riscuotere pensioni, effettuare pagamenti, concludere contratti, vendere beni, amministrare un patrimonio, gestire una impresa, ecc., ma non costituisce un rimedio idoneo a provvedere alle esigenze quotidiane, specialmente assistenziali, del malato. 

Matrimonio in imminente pericolo di vita

Nel caso di imminente pericolo di vita di uno dei nubendi (promessi sposi), l’ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione e senza l’assenso al matrimonio, se questo è richiesto, purché questi (gli sposi) prima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa.

L’Ufficiale di stato civile dichiara nell’atto di matrimonio il modo in cui ha accertato l’imminente pericolo di vita. E’ necessario presentare un certificato medico che attesti che la persona morente che sta per sposarsi verte in imminente pericolo di vita, ma è capace di intendere e volere e allegare i dati dei testimoni che devono essere quattro.

Per saperne un po’ di più

Articolo 101 del Codice Civile

Lasciti testamentari solidali

Rappresentano gli atti attraverso i quali una persona decide come e a chi destinare la parte di legittima dei propri beni mobili o immobili, una somma di denaro o una parte di essi. I beneficiari di un lascito testamentario possono essere gli enti benefici ovvero enti impegnati in attività umanitarie, sociali, culturali, sanitarie, scientifiche e/o di ricerca, o le persone fisiche.

Un approfondimento si può trovare a questo link

Per saperne un po’ di più’

Costituzione della Repubblica Italiana 1º gennaio 1948, Artt. 2, 13, 32

Convenzione di Oviedo 4 aprile 1997 - Consiglio d’Europa per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano riguardo all’applicazione della biologia e della medicina

Carta di Ottawa 7 – 21 novembre 1986 – Conferenza internazionale per la promozione della salute

Carta dei Diritti dei Morenti Comitato Etico Fondazione Floriani, Milano, 1999

Carta dei Diritti del Bambino Morente. Carta Trieste, Fondazione Maruzza ONLUS, 2014

Cosa sono i LEA (livelli essenziali di assistenza)

Cos’è il suicidio assistito: la sentenza della Corte Costituzionale n 242/19